L’Italia delle giostre e delle regate2 Ottobre 2018

barcolana

Città che vai, evento che trovi

Primavera ed estate in Italia sono sinonimi di eventi all’aperto. Si risvegliano tradizioni antiche che ricordano e celebrano piccole e grandi vicende cittadine ognuna delle quali è un tassello nel multicolore mosaico della lunga e frammentata storia del nostro Paese. Regate, cortei storici, palii, giostre, sfilate e rievocazioni: l’Italia trae ossigeno da questi eventi rituali (a volte anacronistici) che animano le sue coste, i comuni e borghi medievali, rioni, contrade, terzieri, quartieri e sestieri.

Sono nove i palii e giostre più importanti della Penisola anche se nell’articolo si darà precedenza a solo tre di questi. In primis il Palio di Asti (Piemonte) la seconda settimana di settembre, di cui si hanno testimonianze fin dal 1275; il Palio di Ferrara, l’ultima domenica di maggio e si tiene dal lontano 1259, anno in cui il marchese guelfo Azzo VII d’Este trionfò sul ghibellino Ezzelino III da Romano (che, tra l’altro, Dante collocò all’Inferno, in compagnia dei violenti contro il prossimo); il Palio di Siena palio italiano “par excellence”, la corsa equestre medievale più famosa del globo (se ne hanno notizie sin dall’inizio del XIII secolo) che si svolge il 2 luglio e 16 agosto; il Palio di Fermo – detto pure “Cavalcata dell’Assunta”, “Corso dei Berberi” o “Palio dei Corsieri” – si svolge, come quello di Siena, in onore della Madonna Assunta il 15 agosto;  la Quintana di Ascoli (Piceno) si svolge nel Campo Squarcia la prima domenica di agosto per festeggiare il patrono del bellissimo comune marchigiano, sant’Emidio; il Palio dei Normanni si tiene in Piazza Armerina, in provincia di Enna, il 12, 13 e 14 agosto. L’evento ricorda la riconquista dell’isola da parte dei Normanni, che tra il 1061 e il 1091 la strapparono agli occupanti saraceni.

Giostra dell’Orso – 25 luglio

La Giostra dell’Orso si svolge nel centro di Pistoia ogni 25 Luglio, giorno di San Jacopo, patrono della città. Si tratta di un’emozionante sfida a cavallo tra i rioni storici della città e viene disputata nella centralissima Piazza del Duomo che per l’occasione viene trasformata in una pista con un circuito centrale ovale, nel quale correranno i cavalli, e tribune per gli spettatori. Alla Giostra partecipano 3 cavalieri per ogni rione (10 in totale), che si sfidano a due a due cercando di abbattere con la loro lancia un bersaglio a forma di orso. La gara si compone di 18 tornate e vince il rione che conquista più punti, che vengono assegnati con queste modalità: tre punti al primo cavaliere che abbatte l’orso, un punto al secondo e nessun punto a chi non colpisce l’orso. Il cavaliere che ottiene più punti viene proclamato “Cavaliere Speron d’oro”, mentre il rione vincitore conquista il Palio.

L’Italia delle giostre e delle regate

Giostra del Saracino – penultimo sabato di giugno / I domenica di settembre

La Giostra del Saracino ad Arezzo è una delle manifestazioni medievali più antiche d’Italia (ne parla Dante all’inizio del XXII canto dell’Inferno) in cui i quattro quartieri della città che partecipano sono Porta Santo Spirito, Porta Crucifera, Porta del Foro e Porta Sant’Andrea. L’obiettivo della gara è quello di colpire a cavallo con una lancia lo scudo del “Buratto”, un fantoccio che rappresenta il fantoccio del Re delle Indie, facendolo ruotare su se stesso con un meccanismo a molla, e prestando attenzione di schivare il mazzafrusto imbracciato dalla sagoma. Ogni quartiere ha a disposizione due cavalieri e ha diritto a due corse: lo scudo del Buratto è suddiviso in varie parti che corrispondono a dei punteggi, se però si è colpiti dal mazzafrusto si subiscono delle penalizzazioni. Vince il quartiere che totalizza più punti e gli verrà consegnata la Lancia d’Oro. La giostra è preceduta da un corteo storico con 300 figuranti.

Giostra della Quintana – metà giugno e “rivincita” metà settembre

L’evento viene organizzato a Foligno ogni anno la prima volta durante il secondo sabato di giugno, data nella quale avviene la prima “giostra“, mentre la successiva, quella della “rivincita”, si svolge nel pomeriggio della seconda domenica di settembre. La giostra si svolge facendo compiere ai cavalli e ai cavalieri alcuni giri di campo all’interno dell’antico stadio di Foligno (chiamato “Campo de li Giochi”) che devono essere compiuti nel minor tempo possibile, cercando di sfilare per tre volte di fila un anello  – che rimpicciolisce ad ogni tornata – dalla statua che raffigura il dio Marte, chiamata anche in dialetto folignate “Quintanone“. I giri dovranno svolgersi in base a una precisa modalità e senza l’ammissione di penalità, pena la squalifica. Ogni edizione vede due settimane di intrattenimenti con cortei e rievocazioni storiche, sfide goliardiche e buon cibo della tradizione umbra.

La moderna giostra è la rievocazione storica della prima Giostra del 10 febbraio 1613. Il termine “quintana” è un lascito della terminologia militare romana, ossia la denominazione della via del “castrum” nella quale si svolgeva l’addestramento dei soldati che si esercitavano nel centrare con le lance un anello appeso alla sagoma di un fantoccio.

L’Italia delle giostre e delle regate

Barcolana – seconda domenica di ottobre

Tredici miglia di percorso con partenza tra Barcolana e Miramare e un arrivo scenografico nel cuore di Trieste, in piazza Unità d’Italia. Una dieci giorni che quest’anno festeggia le nozze d’oro: cinquant’anni fa la prima edizione, organizzata dalla Società Velica di Barcola e Grignano, con 51 barche in acqua; lo scorso anno erano 2.101 le vele pronte a issarsi al colpo di cannone che ha dato il via alla gara. Un record mondiale per una partenza singola – che ha portato in mare 25 mila persone e 300 mila spettatori a terra – e che ha reso la Barcolana la più grande regata del mondo.