Tour enogastronomico in Friuli Venezia Giulia18 Febbraio 2019

Tour enogastronomico in Friuli Venezia Giulia

Un assaggio di alcune tipicità enogastronomiche

Cosa c’è di buono da mangiare in Friuli? Potremmo cominciare dicendo che c’è il Prosciutto di San Daniele DOP dalla forma di un violino, ci sono icianzons, agnolotti carnici a base di formaggi e spinaci, la Brovada DOP, piatto a base di rape macerate nel vino e usate come accompagnamento ai piatti di carne speziata, e c’è la iota, una squisita zuppa di fagioli, che in origine era un piatto dei poveri, mentre oggi è riproposto in moltissimi ristoranti della regione.

La regione detiene 28 prodotti a Indicazione Geografica di cui 21 DOP, 5 IGP e 2 STG, un successo reso possibile grazie al patrimonio ereditato da un’antica tradizione territoriale e al costante impegno di imprese e istituzioni nel voler perseguire politiche legate alla qualità.

Alla scoperta delle eccellenze culinarie regionali

Il territorio vanta itinerari enogastronomici unici nel loro genere in cui i diversi paesaggi e le differenze ambientali si riflettono anche nelle ricette culinarie. Vale la pena citare i piatti montanari della Carnia, quelli tipici di Trieste e Gorizia che offrono un mix di specialità balcaniche e mediterranee, fino ad arrivare alla cucina friulana che si distingue per la tradizione salumiera.

Se vi trovate nella fredda zona della Carnia potreste avere l’occasione di riscaldarvi davanti all’antico fogolar, il tradizionale camino posizionato al centro della cucina, gustando ottime zuppe e minestre come la iota che si prepara con fagioli, carne di maiale, farina gialla e crauti e viene servita nei migliori ristoranti friulani. Vanno ricordati anche gli gnocchi di patate e il frico, piatto a base di formaggio di varie stagionature, patate e cipolla, considerato la preparazione culinaria più tipica del Friuli. Particolarmente caratteristici poi sono i piatti offerti in occasione della Santa Pasqua, tutti preparati con pane grattugiato, uova, erbe aromatiche e uva passa.

Tour enogastronomico in Friuli Venezia Giulia

La zona di Udine presenta come piatto principe il celebre Prosciutto di San Daniele DOP, il cui aroma dolce e caratteristico è originato dalle favorevoli condizioni climatiche di cui gode questa zona di stagionatura collinare, dove si incontrano la brezza più fredda proveniente da nord e l’aria più mite dell’Adriatico. Altra specialità della zona sono però anche il Prosciutto di Sauris IGP, la Pitina IGP (salume a base di carni ovicaprine e maiale) e il Montasio DOP, formaggio dalla pasta compatta che può essere gustato più dolce o più piccante in base ai tempi di stagionatura. Il Pan di Gemona (o Pan de Sorc) è un pane dolce e speziato che le famiglie del gemonese preparavano per le feste e in particolare in occasione del Natale a base di farina di mais (il sorc in dialetto), segale, frumento, fichi secchi a cui alcuni erano soliti aggiungere anche uvetta e semi di finocchio. Si consumava sia dolce che salato come accompagnamento ai salumi.

Procedendo verso il paesaggio del Carso, Trieste propone una cucina capace di mescolare in se stessa le più disparate tradizioni culinarie: ne è un esempio il Gulasch di derivazione ungherese, un piatto a base di carne di manzo molto speziato. Specialità goriziana è, invece, la Gubana, un dolce di origine mitteleuropea composto da una sfoglia che avvolge un delizioso miscuglio di noci, cioccolato, uvetta, pinoli e Zibibbo.

Le Strade dei Vini in Friuli Venezia Giulia

Con 19 vini a denominazione (16 DOP e 3 IGP) e un valore alla produzione di 507 milioni di euro, il Friuli Venezia Giulia si colloca al 6° posto nel 2017 per impatto economico dei prodotti Wine dopo Veneto, Toscana, Piemonte, Sicilia e Trentino.

Il Friuli vanta una ricca tradizione vinicola sia per i rossi, tipici della zona delle Grave (Udine e Pordenone), sia per i bianchi della Venezia-Giulia a est. Tra i vini della zona centrale possiamo ricordare i rossi Merlot, Pinot nero, Cabernet e Refosco. Gorizia viene, però, più spesso associata al Collio, area collinare che dà origine all’omonima DOP che eccelle per i grandi vini bianchi, oltre al pregiato Tocai (chiamato Friulano dal 2007), ma da menzionare sono anche Pinot, Malvasia e Picolit.

Nel corso degli ultimi anni per promuovere il territorio vitivinicolo sono state organizzate le cosiddette “Strade del vino” , percorsi enogastronomici che offrono al turista 7 itinerari ufficiali con diverse tappe tra cantine, caseifici, aziende agricole, agriturismi e botteghe artigianali.

  1. Strada del Vino DOP Collio – Prosecco DOP, Friuli Colli Orientali DOP, Collio Goriziano DOP;
  2. Strada del Vino Terrano –  Carso DOP;
  3. Strada del Vino di Aquileia – Friuli Aquileia DOP;
  4. Strada del Vino Friuli Grave Prosecco DOP, Rosazzo DOP, Ramandolo DOP, Lison Pramaggiore DOP, Lison DOP, Friuli Grave DOP, Alto Livenza IGP;
  5. Strada del Vino Friuli Latisana e Annia Friuli Annia DOP, Friuli Latisana DOP;
  6. Strada del MerlotFriuli Isonzo DOP;
  7. Strada del Vino Colli Orientali del FriuliColli Orientali del Friuli Picolit DOP.